In un momento storico in cui la sostenibilità ambientale costituisce una delle sfide più urgenti e condivise, la cultura e l’arte possono rappresentare potenti strumenti di sensibilizzazione e trasformazione, capaci di coinvolgere le persone emozionalmente, stimolare riflessioni profonde e promuovere comportamenti consapevoli verso un futuro più sostenibile. È in questo contesto che si inserisce l’evento “L’arte per un futuro sostenibile”, tenutosi quest’oggi presso i Chiostri di San Barnaba, per il ritorno a Milano dell’opera “I temp(l)i cambiano” realizzata dal Maestro Michelangelo Pistoletto per Erion WEEE, il Consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.
L’opera in mostra per i prossimi tre anni ai Chiostri di San Barnaba a Milano
L’opera, che sarà visitabile gratuitamente per i prossimi tre anni, rappresenta infatti una potente sintesi tra arte e impegno civico, il Maestro Pistoletto – tra i più importanti esponenti dell’arte contemporanea internazionale – ha dato forma a un Tempio contemporaneo. Una scultura imponente (alta 345 cm. e larga 320 cm., con un peso di circa 280 chilogrammi): colonne doriche ottenute da cestelli di lavatrice, un fregio composto da serpentine di frigoriferi, una struttura inclinata che simboleggia il passaggio dall’era del progresso all’era del riciclo. “I temp(l)i cambiano” non è solo un’opera d’arte, ma un invito per tutti i visitatori a una riflessione sulla necessità di cambiare paradigma, modificando le nostre azioni e trasformando in risorsa ciò che consideriamo rifiuto.
Michelangelo Pistoletto: “Oggi il nuovo mito è il riciclo”
A ricordarlo è stato lo stesso Pistoletto che nel suo intervento ha sottolineato come “I tempi cambiano, e con loro i miti. Oggi il nuovo mito è il riciclo. Siamo in un momento di passaggio tra il mito del progresso e il mito del riciclo. Tempio – casa – riciclo – tempo – equilibrio – cambiamento. Il riciclo non è solo un atto ecologico, è un gesto artistico e sociale. Dare nuova vita a ciò che è stato scartato significa rimettere in circolo l’energia creativa. È un atto di responsabilità e di bellezza: trasformare il vecchio in qualcosa di nuovo, mantenendo memoria e aprendo al futuro.”
Il racconto del Maestro è stato anticipato dal saluti di benvenuto di Alberto Jannuzzelli, Presidente Società Umanitaria, ed introdotto dall’intervento del critico d’arte Alberto Fiz, noto per il suo lavoro nell’ambito dell’arte contemporanea, che ha ripercorso le tappe del lungo tour che dal 2009 ad oggi ha portato l’opera “I temp(l)i cambiano” ad essere esposta in prestigiosi luoghi d’arte nazionali e internazionali, fra i quali il MAXXI di Roma e il Blenheim Palace a Woodstock in Oxfordshire in Inghilterra.
Giorgio Arienti, DG di Erion WEEE: “L’arte è la modalità più profonda per promuovere il cambiamento culturale”
Un’opera che unisce passato e presente, simboleggiando l’importanza della sostenibilità e del riutilizzo dei materiali nella società contemporanea. Una visione che si allinea perfettamente con l’operato di Erion WEEE, che da anni si impegna concretamente per la tutela dell’ambiente attraverso la gestione responsabile dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.
“L’arte è certamente la modalità più efficace e profonda per promuovere un cambiamento culturale: per questo siamo grati al Maestro Michelangelo Pistoletto, che nel 2009 ha voluto ideare per noi questa splendida opera che oggi doniamo alla città di Milano e ai suoi cittadini. Portando “I temp(l)i cambiano” nei Chiostri di San Barnaba vogliamo invitare alla riflessione sul cambiamento e sulla sostenibilità, attraverso la creazione di un dialogo tra arte, storia e impegno sociale. E vogliamo sensibilizzare tutti, ancora una volta, sull’importanza del corretto riciclo dei RAEE e sull’urgenza di colmare il divario che ci separa dagli standard di raccolta fissato in sede europea”. – sottolinea Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE – “Ogni cittadino può fare la differenza: basta un piccolo gesto per trasformare un rifiuto in una risorsa e contribuire alla salvaguardia del Pianeta”.
Erion WEEE nel 2024 ha gestito 237.000 tonnellate di RAEE in Italia
Nel 2024 Erion WEEE ha gestito su tutto il territorio nazionale circa 237.000 tonnellate di RAEE, in crescita del 2% rispetto al 2023 (232.000 tonnellate). Nonostante questi progressi, l’Italia rimane ancora lontana dagli obiettivi fissati dall’Unione Europea: infatti il nostro Paese, per raggiungere i target, dovrebbe raccogliere circa 12 chilogrammi di rifiuti elettrici ed elettronici per abitante, mentre è attualmente ferma a 6 chilogrammi. Eppure, la Lombardia si conferma la regione più virtuosa in termini di raccolta (oltre 43.900 tonnellate, +7% rispetto all’anno precedente) con Milano prima provincia (nel capoluogo lombardo sono state trattate circa 17.000 tonnellate di RAEE).
A partire da questi dati, durante l’evento, si è aperta una discussione a cui hanno preso parte Giorgio Arienti, Sergio Gaddi, Consigliere Regionale, Vicepresidente VII Commissione Cultura e critico d’arte e Marcello Milani, Amministratore Delegato di AMSA. I tre hanno illustrato le iniziative già avviate e quelle in programma, volte a migliorare ulteriormente i risultati nella gestione e nella raccolta dei RAEE.
La chiusura dei lavori è stata affidata a Simona Guidolin, Presidente di Erion WEEE, che ha sottolineato come la transizione ecologica sia innanzitutto una transizione culturale a cui istituzioni, aziende e individui devono lavorare insieme.